venerdì 11 marzo 2011

IV.5 - Milano

-trascrizione (editata) da moleskine-

Dove è diretto questo treno? Chi lo pilota?
L'inquietudine di non sapere dove sei quando è l'ora in cui già dovresti essere a destinazione e le porte si aprono non su una banchina, ma su delle sterpaglie. Troppo lungo, questo treno, per le piccole stazioni di provincia. Lo risalgo lentamente, alla ricerca di un altra forma di vita che mi riporti alla realtà, ma mi fermo davanti a un vagone completamente buio: ho paura, come quando da bambino nuotavo fin dove finiva il fondo sabbioso e cominciavano gli scogli.
Riconosco la mia città dall'inceneritore, illuminato e fumante nel cielo di cristallo. Che bellezza.
Se domani non dovessi lavorare, scriverei tutta la notte.

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