venerdì 29 aprile 2011

EPILOGO

E' finita così, con un matrimonio reale. L'ufficio era tutto un vociare di streaming, cappellini, com'è dimagrita, sospiri e commentini su facebook. I miei pasticcini sono stati divorati famelicamente, ma si è pure lavorato, come era giusto che fosse, nel mio ultimo giorno da impiegato.
Sia chiaro, non prometto niente: potrei ricadere in tentazione molto presto, ma per ora mi godo la primavera, sperando di arrivare incolume all'estate, visto che ho già finito i quattrini. Attendo l'ultimo stipendio come una dose di metadone. Poi inizierò a grattarmi.
Domani sera si festeggia. Domenica si riposa. Da lunedì si inizia a pensare alla nuova vita...e al nuovo blog. Questo non è stato né un diario, né un romanzo. Ma di tanto in tanto ci ha tenuto compagnia.

-FINE-

venerdì 22 aprile 2011

V. 1,2,3,4,5,6,7 - Conto alla rovescia

Già lo sapete: la prossima sarà la mia ultima settimana da impiegato.
Maggio sembra proprio essere il mese di fioritura delle rose. Il mio quadro coi putti (residuo del precedente inquilino che non ho mai avuto lo sbatti di cambiare) è coperto da una foresta gialla di post-it: idee per articoli che finiranno sul nuovo blog (tutto da inventare, ma niente più diari, per carità!), promemoria di montaggi da finire, problemi da risolvere, viaggi da organizzare... nel giro di pochi mesi farò una specie di tour del Mediterraneo: Beirut, Barcellona, Nicosia, Gerusalemme. E tutto con scuse non-turistiche, talvolta persino lavorative.
Mi domando se, ora che ne avrò il tempo, conserverò la voglia di fare che ho avuto in questi mesi, se fuori di prigione la mia fame di libertà non venga meno e lasci riaffiorare l'accidia. Speriamo di no. Ma perché spero, se dipende da me?!
Ho bisogno di una bicicletta nuova.

giovedì 31 marzo 2011

IV.7 - Polpacci

Mio padre ha i polpacci completamente glabri. Lisci come la pelle di un bebé.
Ci sono quattro categorie di uomini con questa caratteristica:
-I glabri naturali, che non hanno scelta.
-I vanesi (tronisti, culturisti, omosessuali del modello checca isterica, eccetera), che in questo modo si piacciono e/o credono di piacere di più.
-I ciclisti, che ci guadagnano in aerodinamicità e prevengono probabili infezioni in caso di caduta e conseguenti graffi.
-Gli impiegati di lungo corso, che si riducono così a furia di indossare per decenni, tutti i giorni e per 9 ore al giorno o più, calzini lunghi e poco traspiranti. Mio padre appartiene a quest'ultima categoria.
Ovviamente un gruppo non esclude l'altro. Può esistere un tronista naturalmente glabro, così come un impiegato con l'hobby del body building. Soprattutto, i famosi "ciclisti della domenica" sono nella grande maggioranza impiegati o comunque lavoratori dipendenti.
Io amo pedalare, ma non sono un ciclista. Non ho scarpette tecniche, né mangio barrette energetiche; non indosso caschetti tecnologici e nemmeno magliettine aderenti. I pantaloncini sì, perché certe parti del corpo vanno ben protette.
E ci ho provato a fare l'impiegato, ma proprio non fa per me.
Io ho i polpacci pelosi.

martedì 15 marzo 2011

IV.6 - Salto nel buio

Oggi ho annunciato in ufficio il mio licenziamento.
I dettagli non sono ancora definiti, ma tutto indica che dal I Maggio, festa dei lavoratori, io non sarò più tale. Vi giuro che non l'ho fatto apposta, anche se a ripensarci è proprio geniale.
Non ho idea di cosa accadrà, ma così non potevo continuare. Spero che per una volta la fortuna aiuti davvero gli audaci e che almeno uno dei mille progetti in cui in questi mesi ho impegnato il mio tempo libero porti a qualcosa di concreto, ovvero mi paghi l'affitto.
Nel frattempo si accettano donazioni e regalie.

venerdì 11 marzo 2011

IV.5 - Milano

-trascrizione (editata) da moleskine-

Dove è diretto questo treno? Chi lo pilota?
L'inquietudine di non sapere dove sei quando è l'ora in cui già dovresti essere a destinazione e le porte si aprono non su una banchina, ma su delle sterpaglie. Troppo lungo, questo treno, per le piccole stazioni di provincia. Lo risalgo lentamente, alla ricerca di un altra forma di vita che mi riporti alla realtà, ma mi fermo davanti a un vagone completamente buio: ho paura, come quando da bambino nuotavo fin dove finiva il fondo sabbioso e cominciavano gli scogli.
Riconosco la mia città dall'inceneritore, illuminato e fumante nel cielo di cristallo. Che bellezza.
Se domani non dovessi lavorare, scriverei tutta la notte.

venerdì 25 febbraio 2011

IV.4 - Il punto della situazione

Marzo sarà il mio sesto mese di lavoro: al di là di ogni più nefasta aspettativa!
Pregusto già la malinconia che mi coglierà in primavera, quando Roma inizierà a mancarmi per davvero.
La seconda bolletta del gas è di quelle da telefonata al numero verde per chiedere spiegazioni. E intanto il mio famoso auto-aumento sta per andare a farsi benedire...
Gli sforzi per sfruttare il tempo libero in maniera produttiva continuano, ma non posso dirmi soddisfatto.
Stasera torno a sedermi in panchina e magari qualche minuto lo giocherò pure.
Il weekend si prevede intenso, con rischi di fallimento artistico domenica pomeriggio, quando dovrei realizzare da zero un video su cui ho ancora le idee molto confuse. Parla di sigarette: forse dovrei cominciare a fumare.
In compenso cucino bene.
Non vedo l'ora di chiudere 'sto blog.

lunedì 7 febbraio 2011

IV.3 - Crisi di mezza età

Sono in piena crisi di mezza età. Questo significa che morirò a 54 anni e rotti. Ho sempre pensato di cavarmela con meno!

giovedì 3 febbraio 2011

IV.2 - Straordinari eventi

Stamattina il finanziere di turno mi ha chiesto se avessi valuta da dichiarare e anche cosa c'era nella borsa. Non è tutto: stasera il suo collega ha risposto al mio "buonasera" con un altro "buonasera"! A chi mi legge da lontano tutto questo potrà sembrare sarcastico, ma vi assicuro che non lo è affatto: il primo evento è raro; il secondo, quasi miracoloso. Il terzo evento sarà domani sera. Sperando di ricordarmi i testi delle canzoni...

sabato 29 gennaio 2011

IV.1 - Le tre prove

Tra pochi minuti riceverò gli amici musicisti per le penultime prove musicali in vista del mio concerto di venerdì.
L'altra sera, di ritorno da una doppia birra a stomaco mezzo vuoto, gli amici con la striscia rossa sul pantalone hanno testato il mio alito con la cosiddetta "prova del palloncino". Io di palloncini però non ne ho visti e non so se questo è segno di ubriachezza o sobrietà.
La prova del cuoco la supero invece ogni weekend, quando trovo sempre qualche ospite a cui cucinare un piatto sfizioso. Suona il citofono...

sabato 22 gennaio 2011

III.7 - Credere nelle possibilità

Mi ritaglio del tempo per scrivere dopo una sconfitta onorevole in casa della prima in classifica. Potevamo portarla a casa secondo me, ma almeno adesso abbiamo capito che possiamo giocarcela con tutti: la stagione è a una svolta. Per la squadra, si capisce, perché io continuo a fare sempre e solo panchina...[fine della parentesi cestistica].
La settimana che sta finendo è stata ricca di novità, o meglio, di possibili novità lavorative. Robe piuttosto grosse, che se si concretizzano potrebbero persino portarmi a chiudere questo blog, nel senso che mi licenzierei dall'attuale lavoro e non sarei più un impiegato di confine. Ma non preoccupatevi, miei affezionati venticinque lettori: l'allenamento (verbale, non sportivo) ha dato i suoi frutti e l'ispirazione è tornata, quindi se davvero dovesse succedere quello di cui sopra, aprirei immediatamente una nuova pagina e potrete lasciare vuoto lo spazio dei commenti anche lì!
E ora torno al lavoro (extra).

lunedì 17 gennaio 2011

III.6 - Settimanale

Persino tenere il ritmo di un post alla settimana mi risulta difficile.
Le ferie sono finite. L'impatto con l'ufficio è stato abbastanza pesante. Ho impegni extra fin sopra ai capelli e tanta voglia di onorarli al meglio, ma davvero poco tempo e soprattutto poca concentrazione.
Ieri prima vittoria stagionale per la mia squadra, anche se il mio contributo si è limitato alle urla dalla panchina, in evidente stato di ebbrezza del giorno dopo.
Stasera prove musicali in vista della prossima esibizione live. Ce la possiamo fare, anche perché oltre il 50% della scaletta è in Do maggiore.
Ho bisogno di dormire.

lunedì 10 gennaio 2011

III.5 - Partenze intelligenti

Inizia oggi la mia prima settimana di ferie. In realtà sono a casa da quattro giorni, ma stamattina non ho puntato alcuna sveglia e questo davvero non succedeva da tempo immemorabile. O almeno così mi sembra di ricordare.
Tra mille mete possibili, prima su tutte Parigi, ho scelto di non partire affatto. Tanti bei lavoretti extra, arretrati e non retribuiti mi terranno compagnia per questi ulteriori sei giorni lontano (si fa per dire) dall'ufficio.
Nel frattempo, grandi gratificazioni sono giunte dalla pubblicazione della prima parte del mio racconto e dal maxi-torneo di poker vinto sabato. Sono davvero forte, non c'è che dire, peccato che l'idea di girare carte tutti i giorni mi risulti insopportabile, se no potrei persino camparci.
Non ho altro da dire su questa faccenda.

lunedì 3 gennaio 2011

III.4 - Capodanno and everything after

La notte di Capodanno è stata quasi perfetta: dodici convitati, dagli amici più cari all'ospite a sorpresa. Una cena abbondante e ben innaffiata. Discussioni serie e meno serie. Giochi di società. Splendida vista lago, con fuochi d'artificio prima e alba magica poi.
L'inizio dell'anno è stato quasi perfetto: un giorno fantasma, poi una splendida gita fuori porta fatta di arte e amicizia.
Mi aspettano, in rapida successione: una partita di calcetto, la ripresa degli allenamenti di basket, la pubblicazione del mio racconto; poi le mie prime ferie da impiegato, condite dall'arrivo di ospiti più che graditi, un attesissimo torneo di poker, un viaggio rimandato a lungo (e ancora in sospeso), una lunga sciata...
Sarà davvero l'anno #11, come il mio nuovo numero di maglia e come il mio comandamento preferito.
Eppure, in tutta questa sfiorata perfezione, non posso fare a meno di chiedermi come verrà ricevuta dal pubblico la mia nuova canzone..