giovedì 25 novembre 2010

II.2 - Potevo rimanere offeso

Stamattina, appena superato il confine e intento ad alzare il ritmo della pedalata, un uomo salta fuori dal nulla e si piazza in mezzo alla strada. Ha una giacca sgualcita e un berretto di lana blu alla Lucio Dalla: - Fermo, polizia!
Un suo gemello si avvicina dall'altra parte: sono circondato. Mantengo la calma. Anzi, la cosa mi fa sorridere un po'. Penso al pacchetto bianco che ho nella borsa a tracolla: il mio preziosissimo trancio di pizza gigante appena comprato dal Fornaio (anzi, fornaia: una signora pacioccona dalla quale credo tornerò spesso). Sicuramente adesso mi perquisiscono e ne assaggiano un pezzo per vedere se non contiene cocaina.
Invece mi chiedono solo un documento, cosa faccio in Svizzera, se ho il permesso di lavoro (l'ho lasciato a casa, ma pare non gli freghi granché) e se vado sempre in ufficio in bicicletta. "Da quando c'è il sole..." gli rispondo e loro mi fanno ripartire.
Non gli ho nemmeno chiesto il distintivo. Potevano benissimo essere Aldo Baglio e Ciriaco Sforza in libera uscita mattutina. Ma tutto è bene quel che finisce bene.

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